Descrizione
Si parla di cartomagia, di micromagia e di giochi da scena. Ma soprattutto si affronta il tema della teatralità.
Oltre alle descrizioni tecniche, infatti, troverete la presentazione: dal “Mago Oronzo” al “guitto di strada”. In queste pagine Raul Cremona spiega come personalizzare e far propri i giochi di prestigio, come coinvolgere il pubblico, come trasmettere emozioni.
Scrive Raffaele De Ritis nella sua prefazione:
«Questo libro, in cui mette assieme alcuni dei giochi con i quali ha passato mezza vita, parla in realtà di questo: dell’incrocio tra il cammino di un prestigiatore e quello di un attore, in cui non si sa dei due chi sia il più cinico e chi il più nostalgico.
Ma la forza dei giochi che si diverte a descrivere si dovrebbe apprezzare vedendoglieli eseguire, con le due armi che qualunque lettore prestigiatore dovrebbe essere stimolato ad affinare. Infatti, da una parte Raul ha una preparazione tecnica rigorosa nel campo della prestigiazione; dall’altra ha doti innate di clown cantastorie che, negli effetti comici come nei più drammatici, prima pesca la tua attenzione, poi ti inchioda con la voce e lo sguardo.»
Ecco una breve descrizione degli effetti spiegati nel volume:
L’esame – Il prestigiatore si scontra con quattro anziani del circolo magico. L’esaminato viene invitato a trovare nel mazzo mescolato le tre carte simili a quella scelta. Tagliando il mazzo tre volte, trova tre Re, che secondo lui corrispondono alla carta che è sul tavolo: questa però è un Asso. Corregge allora il proprio errore trasformando i Re in Assi. Come finale a sorpresa, i Re vengono ritrovati ognuno in cima al proprio mazzetto.
Il rompiballe – Due i protagonisti: il mago e il suo antagonista, lo spettatore rompiballe. Quest’ultimo s’impadronisce del mazzo e lo mescola un po’ a faccia in alto e un po’ a faccia in basso, ma il prestigiatore farà fronte alla situazione ritrovando i quattro Assi e riportando tutte le carte nel loro verso iniziale. L’effetto è accompagnato da una presentazione che lo rende assolutamente memorabile.
Il mistero delle quattro stagioni – Il prestigiatore ritrova una carta scelta persa nel mazzo. Misteriosamente appaiono anche i quattro Assi. L’artista fa scegliere una seconda carta che poi, dopo un errore sconcertante, ritroverà con successo. Anche questa volta appaiono misteriosamente i quattro Assi. Questi vengono messi su quattro mazzetti diversi, ma riappariranno vicino all’Asso scelto dal pubblico. Infine, ecco apparire i quattro Re.
Poker bergamasco – Una divertente e stupefacente dimostrazione dedicata ad un particolarissimo gioco d’azzardo.
Presente, passato e futuro – Un effetto cartomagico molto poetico e suggestivo.
Perplexo – Una commedia degli errori. Assi e Re si trasformano più volte.
Cambio alla Paganini – Un metodo semplice e di grande effetto per trasformare una carta in un’altra.
Gentleman Jack vs. Minnesota Fat detto “Mano lenta” – Due famosi giocatori professionisti si sfidano. Gentleman Jack ritrova i quattro Assi appena perduti nel mazzo ma Minnesota Fat li trasforma in una scala reale di Picche.
Il mago di Lublino – Quattro carte, per quanto se ne scarti più volte una, rimangono sempre quattro. Routine da close up.
Il terzo occhio – Una rivisitazione del classico gioco delle sei carte. La versione qui descritta si avvale di una bella gag costruita attorno ad un paio di occhiali a tre lenti e di un semplice carico che permette di prolungare l’effetto. Ottimo per il palcoscenico.
Oronzocalifragilistichespiral… – Una banconota firmata sparisce e ricompare in un calzino scelto fra quattro da qualcuno del pubblico. La presentazione è ovviamente “oronzesca”.
Matrioska! – Una banconota firmata svanisce fra le mani del prestigiatore. L’esecutore prende una matrioska e la apre. Ne estrae una matrioska più piccola dentro alla quale si trova racchiusa un’altra matrioska. Quest’ultima contiene ancora una matrioska, da cui ne estrae ancora un’altra, più piccola. Aprendo l’ultima, si vede chiaramente al suo interno una banconota piegata. È la banconota firmata. Effetto forte e molto pratico.
La fabbrica dell’appetito – È il classico “gioco delle tre campanelle” o “dei tre gusci di noce”. Nelle mani di Raul questo gioco ritrova il suo antico sapore di piazza: tre fez in miniatura occultano una pallina e solo l’imbonitore sa dove questa si trovi. L’esibizione termina con un finale a sorpresa, anzi tre. A voi scegliere quale.
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